Carissima Manuela,
in questi anni di insegnamento all’Istituto Romero hai lasciato un segno profondo in tutti noi, colleghi e studenti, che abbiamo avuto il privilegio di conoscerti.
Un’alunna, raccontando della prima lezione di arte con te, disse che eri apparsa loro come un angelo, per la tua dolcezza e pacatezza, per una gentilezza che era in te così naturale, da renderti davvero un “essere speciale”.
E tu un angelo lo sei stata nel senso profondo della parola, anghelos, un messaggero di quella Bellezza che prende forma attraverso l’Arte e che ci regala la Meraviglia e la fiducia nell’uomo e nelle sue potenzialità.
Con la tua straordinaria competenza, che si svelava sempre con grande umiltà, frutto delle esperienze di studio e di lavoro in ambito internazionale, sapevi far dialogare il passato con la contemporaneità, intrecciando percorsi che spalancavano le porte sul presente e che riuscivano a interrogare e ad incuriosire.
Le tue ricerche ti avevano portato ad appassionarti all’Arte relazionale, una tendenza dell’arte contemporanea che rinuncia a creare opere nel senso tradizionale ma che si fa Relazione, incontro: questo è sempre stato l’aspetto centrale del tuo essere insegnante. Hai tessuto, con gli studenti e con noi, tuoi colleghi, relazioni basate su un ascolto sincero, vissuto come gesto di cura amorevole.
Forse per questa attenzione premurosa agli altri, non parlavi mai delle tue preoccupazioni e delle difficoltà legate alla malattia… o forse il pensiero rivolto agli altri e a ciò che ti appassionava era il tuo modo di affrontare il duro percorso che la vita ti ha posto di fronte.
Manuela, i semi della meraviglia che hai piantato nelle tue alunne e nei tuoi alunni germoglieranno, e avranno il tuo profumo… noi docenti continueremo a guardare a te, nostro angelo, per proseguire il cammino che abbiamo fatto in tua compagnia.
Grazie di cuore.
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