1T e 3P: Minia-turisti per un giorno

Le classi 1T e 3P raccontano la loro visita al percorso culturale "Memoria Ecclesiae Historia Hominis" curata dagli studenti del Romero.

Giorgio Vedovati

Docente e referente

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Mercoledì 19 e sabato 22 aprile rispettivamente le classi 1^T e 3^P dell’ISIS Romero di Albino si sono recate ad una mostra dal nome altisonante, “Memoria Ecclesiae Historia Hominis”,  organizzata presso la Parrocchia di Albino con il coinvolgimento degli studenti delle classi 2R, 3M e 3E con il prezioso supporto del prof. Giorgio Vedovati. La mostra ha avuto l’intento di valorizzare il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese ed ha riguardato la visita di tre luoghi, nello specifico: la Cappella della Comunità nella Parrocchia di San Giuliano, l’Archivio Parrocchiale e la Chiesa di San Bartolomeo.

Agli studenti partecipanti è stato chiesto di riflettere su quanto appreso durante questa particolare esperienza di Educazione civica dedicata alla conoscenza del territorio locale. Molti di loro sono rimasti colpiti dalla bellezza della cappellina e dalla presentazione che ne è stata fatta: 

Per prima cosa gli studenti di 2R hanno presentato, attraverso libri e documenti, la storia della sagrestia con i suoi affreschi, spiegando e  illustrando anche i loro significati.  Abbiamo scoperto che questa stanza nasconde molti affreschi quattrocenteschi che erano stati coperti nel corso del tempo. Ognuno di questi rappresenta un diverso episodio, per esempio la crocifissione di Cristo e San Raimondo di Penafort che attraversa il lago con il suo mantello. 

Poi si sono diretti verso l’Archivio Parrocchiale: Abbiamo potuto osservare antiche testimonianze, quali manoscritti, registri, spartiti scritti a mano dai parroci e dizionario in cinque lingue risalente al ‘600. Una cosa che ci ha colpito particolarmente sono le cause di morte di molti cittadini: nella maggior parte dei casi infatti le donne morivano di parto, mentre molti neonati perdevano la vita senza nemmeno essere battezzati. Molto interessante anche il metodo di conservazione di questi antichi libri che hanno come spina delle vecchie pergamene (Beatrice Bonomi, Giulia Conforto, Federica Negroni, Noemi Paganessi).

Infine, nella bellissima chiesa di San Bartolomeo, hanno potuto mettersi alla prova in un laboratorio dedicato alla realizzazione personalizzata di capilettera: Abbiamo apprezzato l’idea della classe 3M di farci provare in modo pratico lo stile e il modo con cui venivano realizzate le varie lettere e soprattutto abbiamo potuto dare vita alla nostra creatività; hanno fatto una spiegazione iniziale e sono stati disponibili nei momenti in cui avevamo bisogno (Princela Annor, Linda Ardenghi, Kariatou Diomande, Martina Ghislandi).

Durante questo laboratorio abbiamo avuto la possibilità di imitare la scrittura del Settecento, secondo noi è stata molto interessante e divertente e a maggior ragione pensiamo che sia piaciuta ancora di più ai bambini delle elementari che sono venuti a fare l’attività dopo di noi (Dania Quistini, Mara Orsi, Ilaria De Zorzi, Valentina Vargas).

Sicuramente ci ha colpito scoprire che i miniaturisti  utilizzavano la proporzione per la stesura delle lettere dell’alfabeto. Abbiamo quindi dovuto creare una griglia di 8×8 centimetri e poi disegnare all’interno le lettere scelte con le proporzioni che ci avevano illustrato. Infine le abbiamo decorate a nostro piacimento seguendo la nostra fantasia. La parte meno interessante probabilmente è stata proprio utilizzare il righello e disegnare la griglia! (Federica Bonomi, Giulia Conforto, Federica Negroni, Noemi Paganessi)

Era un’occasione per sederci e parlare tutti insieme e scambiare delle risate sui propri disegni che però, per qualcuno, poteva essere la parte peggiore, infatti non è detto che il disegno, o comunque l’ambito artistico sia qualcosa che piaccia fare a tutti e per questa regione poteva essere un momento diciamo non prediletto da parte di alcuni studenti rispetto alla bellezza di tutta l’uscita (Leonardo Rizzo, Malak Omari, Manar El Mansouri, El Ahdal Omayma).

Gli alunni si sono espressi anche rispetto alle esposizioni dei compagni: Erano poco più grandi di noi, ma nonostante ciò sono stati davvero abili nell’utilizzare una forma e un lessico molto più formale, adatto all’occasione, con il quale sembrava di essere davvero in una gita insieme a delle guide turistiche specializzate. Infatti erano molto preparati e ferrati sugli argomenti di cui hanno trattato, facendoci capire al massimo tutto quello che dicevano. Per quanto riguarda l’itinerario era ben organizzato, infatti era perfettamente diviso a tappe. (Emma Milesi, Francesca Emondi, Giulia Imberti, Danila Moroni, Viola Belotti).

Dal nostro punto di vista, le guide erano molto preparate sui temi affrontati, inoltre la presentazione era chiara, dettagliata e comprensibile per visitatori di qualunque età. Complessivamente è stato un gradevole progetto, ma a nostro parere avremmo preferito spezzare la parte teorica con quella laboratoriale per non rendere troppo pesante la spiegazione (Giulia Ferrari, Giulia Scolari, Cristina Jiang e Giorgia Di Stefano).

Per la 3P la visita all’archivio è stata l’occasione di ripassare quanto appena affrontato in alcune lezioni di Storia: il passaggio dal manoscritto alla stampa e le sue conseguenze. L’attività di laboratorio li ha invece messi alla prova nelle loro abilità grafiche. 

Tutti gli studenti hanno dimostrato, con le loro libere considerazioni, di aver apprezzato il lavoro sicuramente impegnativo di questo ambizioso progetto.

Grazie a questa presentazione abbiamo imparato molto della storia di Albino, infatti, secondo la nostra opinione, una delle cose più interessanti di una mostra è conoscere il luogo nel dettaglio e sapere più cose possibili sulla storia, poiché a scuola vengono sempre scelti, come è giusto che sia, le vicende e gli episodi più importanti riguardo a nazioni o continenti interi, mentre parlare solo di un paese come quello di Albino è davvero molto interessante.

Secondo noi, questa visita ha un grande valore nell’anno di Bergamo-Brescia capitali della cultura, in quanto è importante conoscere come ogni singolo paese dia un contributo per ricreare la storia del popolo italiano grazie alle fonti storiche presenti nel territorio. Ognuno di essi può essere paragonato al tassello di un puzzle, e il patrimonio di tutti i comuni contribuisce ad arricchire la cultura e la tradizione italiana (Emma, Francesca,Giulia, Danila, Viola).

prof.ssa Denise Bergamaschi e classi 1T e 3P

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